venerdì, marzo 18

una polacca per strada ha detto curva. ed io so che vuol dire.quella sboccata!

ed eravamo contenti che il nostro amore non sarebbe stato amato
noi non ci amavamo

quando eravamo seduti con loquacità su i gradini di quella chiesa da noi sconsacrata
che ci vedeva in ogni modo
ogni sabato sera
tu mi sorridevi e masticavi il mio nome con quei denti che si son ingoiati il paradiso 
e i nostri erano occhi fermi e pieni di tutto 
come quelli dei bambini 
ed eravamo in mezzo a loro
con il sangue al cervello perché non sanno di cos'altro riempirlo
li con i nostri salve e arrivederci
eravamo stanchi e ubriachi


ed esisti in qualche modo come la perfezione del brutto
come la perfezione dell'imperfetto.

cosi mi tieni tra le dita mentre la primavera a giorni avrebbe fatto la sua comparsa.




N.B.:in corsivo ho citato in malo modo due frasette di questo libro che mi è capitato tra la mani e sulla retro aveva scritto qualcosa di simile.

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