lunedì, marzo 7

belle de nuit.

evaporata in una nuvola rossa notturna che poi è la luce delle case e delle strade
seduta vi guardavo e per farlo ho dovuto comprare dell'erba.
ed ero meno stanca e molto più curiosa di voi.
in mezzo ai vostri amori sfatti e alle vostre cicatrici bene nascoste
tu mi guardavi dall'altro angolo della sala, convito che poi forse ci saremmo conosciuti
le coincidenze della vita ci portano a non rischiare tutto se non vogliam perdere niente
e mi ritrovo con una giacca e due maglioni in una valigia che non è mia
a vagare per le strade deserte in cerca di una dolce compagnia.

e tu lo sai che forse e meglio cosi,
anche se capita tu lo sia che è meglio così.
ed è triste quanta angoscia mi trasmetto guardando le mie occhiaie su di uno specchio
non credendo di vivere a lungo ma sicura che c'è ancora molto tempo.

e la voglia di fare qualcosa dentro questa casa che ancora gelida
come quando appena trasferiti abbia fatto un falò senza vestiti.
e sarà bello quando senza pensare potremmo tutti andare al mercato a comprare
quelle vesti che qualcuno non metteva
alle sette di mattina per poi tornare al letto a dormire.
e poi svegliarci per fumare a casa in quei borghi di una bologna violenta.

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