martedì, dicembre 14

faldamento dello strato superficiale dell'endometrio.

in realtà non è successo niente di che
solo io che cadevo e mi sbucciavo le ginocchia
e sempre io che perdevo incondizionatamente del sangue dalla parte bassa del ventre
la menorragia di questi mesi 
e poi io con le mutandine sporche
e poi io e i forti traumi
io e gli anfibi 
io e il mio letto che ultimamente non è poi tanto comodo.  

scuoti i tuoi angeli drogati

e con questo non sto a niente.e i massimo volume non aiutano.

ora ho pensato ad un tuo abbraccio che sapeva di tabacco e nuvola ,sapevi di famigliare e comodo. mi manca.volevo dirtelo.ma è meglio di no.

poi ho pensato al suo di abbraccio.che forse l'ho avuto solo una volta.ed ora non saprei.che nei ricordi non ricordo.

se non fossi andato via ti verrei a trovare ogni sera.ogni sera una braccio e una buona notte.
un amicone da tener stretto alle braccia.

indossa calze che ti fanno scivolare
indossa un capello che non ti lascia vedere

prendi a pugni un treno che sta per partire
per piacere non aver niente da ridire.

"Scuoti i tuoi angeli drogati stasera ce ne andremo in giro per le vie del centro allegri come vecchi bonzi ubriachi consapevoli che il peso del mondo è un peso d’amore troppo puro da sopportare scuoti i tuoi angeli drogati 
vestiti di chiaro ci inchineremo all’ultima luce d’agosto baratteremo le nostre visioni con una poltrona in prima fila ascolteremo il respiro della terra agli ingressi della metropolitana cammineremo contromano distribuendo sorrisi a baristi, a esperti di finanza a commesse rifatte, a completi in saldo ho visto le menti migliori della mia generazione
mendicare una presenza al varietà del sabato sera il loro aspetto trasgressivo, il loro pallore, si sposava alla perfezione
con l’argomento della puntata scuoti i tuoi angeli drogati punta il tuo sguardo spiritato oltre le insegne della Sony e poi offrimi qualcosa da mangiare."

domenica, dicembre 12

tumtumcha.

_mi son cadute le braccia nel cesso.

oggi :
mia madre mi chiama ernica
i ragazzi con l'anello al naso mi attizzano assai
non ci rimane che sventolare la bandiera bianca
dovrei studiare un po di più
in fondo sono già in vacanza
ho sognato G che si presentava a P e P piaceva G
ed io e G stavamo assieme.
ma P non piacerà mai a G perché non lo conoscerà mai.
poi c'è A che a P non piacerà. e poi c'è Pdue che forse piacerà a P 
per il cognome. ma a ma Pdue mi è scaduto.
si sa che a P non piacerà nessuna lettera dell alfabeto. 

voglio andar e a vivere in campagna aaah aaah.


venerdì, dicembre 10

_del tipo che io ho l'esigenza di qualcuno che mi guardi ogni secondo con il quale possa parlare ogni secondo.
in questo momento.

Poi O aveva ragione. nevica.
ma qui la neve si scioglie.
e mio padre mette musica cubana perché c'ha freddo.

W dice di sfruttare al dissonanza cognitiva.
poi c'è la teoria delle stringhe.
e poi tante seghe mentali.

giovedì, dicembre 9

e a me piace perché.


non so solo so che seppure io prima un ape poi un serpente e poi le vostre salive schiacciare schioccare, e poi vedere un piombo la gravità premere giù e distruggere.non sentirsi.
e poi ero umida e sudaticcia poi leggera. prendi le membra e seppelliscile lontano,dove gli gnomi non possono arrivarci e poi rimetti il cappello li sopra. ed io non vedo altro che polvere da sparo premere le meningi. 
bianca,pelle e piume e poi basta, enrica basta e conversazioni con il futuro con il passato e poi io e tu io e io tu ed io io e tu io e io e tu che è lui che non c'è perché non esiste perché è al estero. e poi io ed io ed io e una tela e veleno che stilano dal mio seno. il fiore che da solo cresce nel rogo. 
dormo il silenzio di un sonno greve.


diventiamo postindustrial. 
trip.
non potrei scindere il reale dal allusione dal illusione.
dall'uso sconsiderevole se pur nella norma di erbe.
mannaggia a me chi me la fatto fare.
e non ricordo nulla se non un qualcosa che mi teneva se c'era 
e se non c'era era tutto un ansia.


e ci voleva un abbraccio di quelli forti che ti striolano come un tubetto di dentifricio
e una volta finito l'abraccio ti svuoti di tutto il dentifricio e non sei piu trepide 
or congiunti or disciolti.

mercoledì, dicembre 8

ho bisogno di distrarmi.
devo vomitare i pensieri.

mi voglio vivere in una canzone anni 20
o in una blues anni 50

se poi tutto questo non è possibile facciamo anni 80.

io ho un computer che mi odia.

sto scrivendo frasi a se stanti.
e non stanno neanche a se.

dislessica analfabeta del cavolo.

repulsione innata al tutto.

"grazie papà per avermi donato geni inutili e pigri grazie. "

oggi sto di violenza.

_uomini delle mie ciabatte rotte mi deludete sempre.
 siete noiosi.

____correggimi con alcool puro.

meglio fantasticare.

voglio dare pugni alle nuvole
e voglio affogare per poi riemergere un secondo dopo aver finito il fiato
non ricordo la sensazione.

poi se magari ti disturberesti qualche volta a darmi un pugno in faccia.
ovviamente sto scherzando.

bussa cristo bussa.

vado a mettere il mio pigiama rosa, e vado a rotearmi del mio stesso vomito
nel mio stesso letto, nella mia stressa stanza della tua casa.


che monotonia.

della serie buonsoir tristesse. proprio.

"Padre ricorda che hai una figlia malata a casa"

Reb

e il nostro letto era sfatto come se ci avessimo fatto l'amore chissà quante fottute volte.

in realtà eran solo film
sigarette durante le pause
noia
e canzoni stonate.

mercoledì, dicembre 1

http://www.youtube.com/watch?v=Tfg36gfV60g

Abbiamo occupato l'anfiteatro
e stiamo occupando e autogestendo anche i nostri cervelli
che stanno per esplodere dalla malinconia

le corde vocali distrutte
ed ho la tosse
sarà che fumo troppo
sarà che in quella casa non esistono termosifoni

e per due giorni abbiamo vissuto da sole
nel tuo monolocale da 300 euro al mese
pieno di libri e quadri
e odore di vernice e sigaretta

Attenta che poi il pane va a fuoco
e poi la cuoca sarei io
e poi la colpa sarebbe mia

a nessuno va bene niente e poi tutti si adeguano a tutto
che situazione di merda.

ed ho le mani come i guanti di plexiglas gonfiati
(e poi ci fai la gallina)
tra un po fanno BHooM.
gli anelli non si sfilano più.

e se a 40 anni avrò figli gli racconterò di oggi.
ora mai non mi và neppure di far foto.

e sopratutto la sera,dopo la folla mattiniera, si sente la mancanza di qualcosa.

non mi aspetto un cavolo,ma son pronta ad una costatazione amichevole del niente.

mi và bene.

un pomeriggio con R ad inventare testi
che parlano di noi in questi periodi che fanno venire
l'adolescenza
ed a suonare una chitarra che non so suonare.
ma la sò suonare benissimo a cazzo.

si occhei Buona Notte.