domenica, febbraio 27

e dopo ho pensato che un abbraccio ci poteva stare.

la stronzaggine degli uomini.
che dovrei smetterla.che palle.
oggi è una di quelle giornate inaspettatamente strane
che se ci ripensi non sai se sorridere o rimpiangere le cose che non hai fatto.
che poi sei bello che palle
e in quel istante nel mio inconscio ero sola a Parigi e sentire te
che cazzo di voce.vaffanculo.
c'hai scritto stronzo sulla faccia.come tutti del resto.
te l'ho ripetuto circa cinque volte.che ti pesasse cazzo.

che era carnevale ma io non ero in maschera
ma forse lo sembravo
son proprio imbarazzante.

spero che nei successivi quindici minuti tu abbia sorriso.

tanto dimagrirò.e poi sarò figa.
cerco di autoconvincermi.
 una deficiente in sto post.
che stronzo.

spero che ti sia rimasta in gola.
spero che per tutta la serata penserai al giallo.
e che la prossima volta un avviso non farebbe male.


e in macchina ho pensato che un abbraccio potevi anche accennarlo.
e io con quel ciuffetto del cazzo ti bacerei.

vado a letto con i tuoi occhi che per quei tre minuti mi hanno guardato sessanta secondi ed erano felici, e vado a riportarli nel cervello.che poi come la prima volta ti guardavi attorno, e forse anche io.
che imbranata. non ci so fare.
è inutile.
non son per nulla predisposta.
con te le cose mi escon dopo
che ora mi son gonfiate anche le mani
che ho gli occhi stanchi ansiosi di contemplare i tuoi
che la sete è tanta
che l'insalata era buona.


che son le due ed è da circa due ore che sei nelcervello.

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