martedì, maggio 17

prendi.

con il tuo vezzeggiare, filosofare
siamo incoerenti dimentichiamo noi stessi ed il secondo prima
ecco siamo noi da un altro punto di vista
entra in gola e vienimi
il tuo fare mi stuzzica le ghiandole
il tuo fare mi solletica i polmoni
farciscimi
del tuo non essere
e nelle eterno ritorno vienimi a prendere sempre alla stessa ora
sempre in quel sabato pomeriggio.
gozzovigliando di noi stessi e dei nostri occhi
-tanto vale che tu non parlassi- mi dici
-tanto vale che tu mi prenda-ti dissi con voce tremula
e dislagavo ai tuoi tocchi
dislagavano i miei occhi.
mondo che non vuoi
vento e parlo
 rispondi scoprimi
non fingere tirami
su con le nuvole.
Spinoza ci entra in testa.

che mi fanno paura i sentimenti. tutti.

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