lunedì, maggio 30

i preamboli della vita.

rasarsi la pelle

mettere i gelati nelle mutande
avere le dita verdi per gli anelli.

tesa come un palo della luce
che verrei in faccia
mi fan tutti muro.

non concepisco la società nel suo insieme
non concepisco la società nel mio insieme
che poi io son fatta per la solitudine
uno poi ci si abitua
ma sono per il cosmopolitismo
un po come Alfieri
riprendendo anche il preromanticismo e lo strum und drung
sommariamente
son fatta un po così
e la penso come Rousseau l'uomo è nato nella buono e la società l'ha incattivito anche se Hobbes non aveva torto homo omini lupus vince il più forte.
e poi riprendo più o meno le ideologie di Lucrezio Epicuro e Diocleziano.

indosso le stesse lenti a contatto da circa tre mesi
ma i miei occhi non rifiutano nulla
accettano tutto
indosso occhiaie grandi e viola
perchè non dormo un meccanismo si è inceppato 

e io non avrei coraggio a guardarmi negli occhi
fa talmente buio che inciamperei 

mi manca un pezzo per tutto
e siamo in ritardo
ed ho mal di testa 
le parole mi morivano in gola 
e su gli occhi che con lentezza 


non sono innamorata e parlo di amori perduti 
non vale

Facciamo sesso e finiamola qui. 

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