venerdì, settembre 30

Amare, senza amaro sentire, non è più fattibile, che sia, che l'acque asciughino, o 'l fuoco bagni.

mi sento sola
siete innamorati , specialmente tu.
"ci incontreremo in un altra vita quando saremo entrambi gatti"
tu sei innamorato G

vorrei compatirti
poter rimpicciolirmi e non sentirmi cosi gonfia.

se innamorarsi è soffrire
questo cos'è?
tutto questo che ho dentro.

tante volte mi emoziono
e quando mi emoziono a me scappa.

come quando da piccoli si correva per nascondersi
e nell attesa di essere scoperti ti scappava
cosi ridevi diventavi impacciato e ti scoprivano
e allora eri fregato
a meno che non riuscivi a correre per far tana libera tutti
però quando ti scappava non riuscivi a correre
metaforicamente vale per l'amore
almeno credo.
vorrei vivere quel che scrivo
vorrei essere chi scrivo
me , solo un po diversa
un po più "carievole"
un po più impudica
e nell attesa ho incominciato a immagazzinare i ricordi nostalgici mai avuti
ho tolto cio che mi rende ragazzina
inscatolo pacco per pacco e gettato ciò che non mi fa essere
fin quando non sarò con fili di seta bianca per capelli
polsi trasparenti
camicia celeste
gambe esili
e calze strappate


non valgo più niente-

mercoledì, settembre 28

nefasto / corroboro

è da tanto che non riesco a sentirti
ma i tuoi pezzi sono ancora qui che vagano
a volte penso che mi son persa tante cose della mia vita
che se non fossi stata cosi come sono avrei potuto fare esperienze differenti
e non starei qui a scrivere
monologhi interminabili sul mio essere
sarebbe bello non avere questo Super-io
ho cacciato l'idea di te
presa a pugni pur di farla andare via
perché è meglio cosi
perché e come se tutto scorresse lentamente
pesante più delle quattro tazze di latte, orzo, caffè e biscotti
più di una scena a rallentatore in cui ci sei tu che fumi
più pesante dell assenza che si è creata tra me e questi giorni
dell assenza che si è creata di me per me da me

ho bisogno di organizzazione da oggi
di credere di essere su questa terra per un motivo più valido
gridare contro quest' elena che ho dentro
di trattarmi con la stessa gentilezza che riserbo a persone che ritengo già perfette
ho bisogno di sentirmi bene
ho bisogno di non sentirmi più soffocare
ho bisogno di cercarmi

mercoledì, settembre 21

Sublime

i momenti belli della giornata sono quando mi abbracci
quando mi prendi il viso
quando ,passando, con i polpastrelli mi sfiori il collo
di spalle
all'improvviso
quando mi prende bene
c'è Blake e Rimbaud
l'estetica
tutto un toccarci uno spingerci
fai pure
puoi baciare le spalle
e anche il collo
bacia anche le pareti e i soffitti se ti sembrano del colore della mia pelle
indossa un casco prima di immergere il cranio nei cuscini bordeaux
anticonformista dandy stravagante disadattato

mercoledì, settembre 14

un errata corrige

potremmo prendere un treno mercantile
dei mercenari
dei spacciatori d'armi
potremmo poi correre
armiamoci che potranno farci male
armiamoci che potremmo farci male
e cadere con le nostre caviglie stanche
e le nostre mani saranno del colore della ruggine
e sapranno di piombo di sangue
di ferite che quando le baci fanno scintille
e tienimi la mano e corriamo
tanto non potrà prenderci nessuno
è un paradosso averti qui per mano non credi?
anche darti del lei lo era
anche ascoltare certa musica in un ristorate francese.


e i tuoi erano complimenti 
a Berlino ad aspettare mio cugino 
ed io fumavo sul marciapiede
con degli anfibi che tu odiavi
- your eyes are more than heroin, rape you on the tram if you do not fuck enough
-you may do it anyway

faremo cortometraggi per non invecchiare
e case quadrate per non rotolare
ci bruceremo a furia di sfregare i nostri corpi


soffi al cuore ogni volta che hai preso le mie mani
ed ora non ne ricordo l'essenza
sei esiziale ai sensi
ti userei come una dilogia in ogni frase




è chiaro che non è solo questione di bovarismo

lunedì, settembre 12

per dirti che in ogni modo è un casino, cito.

Amare è soffrire. Se non si vuol soffrire, non si deve amare. Però allora si soffre di non amare. Pertanto amare è soffrire, non amare è soffrire, e soffrire è soffrire. Essere felice è amare: allora essere felice è soffrire. Ma soffrire ci rende infelici. Pertanto per essere infelici si deve amare. O amare e soffrire. O soffrire per troppa felicità. Io spero che tu prenda appunti. 

sabato, settembre 10

oggi dovrò uscire sola
sospiro

non ho intenzione di innamorarmi.
toglietemi il cuore.
o datemi metadone.

mercoledì, settembre 7

le braccia non sanno ancora come abbracciarti
non cercarmi, non penso più hai sogni dove compari te
per questo gli ho disegnati su delle tele avanzate di un cattivo pittore
e ho cercato di far fuori uscire la noia attraverso il fumo di una sigaretta.

Mi hai chiamato miele perchè ho le api sempre attorno ed io ho una paura matta delle api
tra noi c'è quella cosa che distrugge e fa salire l'abile
i naufragi amorosi all'una di notte.

"ogni tanto ho voglia di ammazzarti" mi dicevo, ipotizzando una discussione con te.

uscivo in bici per raggiungerti
quando in strada c'erano solo gatti neri e cani randagi
avevo i polmoni aperti
e delle cuffie enormi.
fuori era una serata umida e il caldo soffocava
e correndo in bici era come respirare per la prima volta.
passando da alcune vetrine il paesaggio attorno a me pareva un film
tipo virus letale e robe simili
solo case e auto
e un po mi dava i brividi
questo è una pese per vecchi.

una volta, mentre io, giocando, osservavo persa il mio ombelico,
 mi spostasti i capelli dal viso fin dietro l'orecchio
e mi dicesti che se non fosse per l'umidità te ne saresti andato
portandomi con te
io sfatta, smisi di guardare l'ombelico e guardai te distrattamente,
e ti dissi che a volte vorrei picchiarti e ammazzarti
per farti capire cosa mi scateni dentro quando mi parli.
Poi son tornata sul mio ombelico, e trovandolo brutto e noioso,
ti chiesi di farmi vedere il tuo,
ma tu rifiutasti perché a te piaceva il mio
sopratutto il neo che aveva in basso a sinistra allora lo baciasti
facendo combaciare il mio al tuo.

Mi suona il cellulare
a me non suona mai il cellulare, penso che qualcosa non va.
in realtà wind non riesce a starmi lontana.
Comunque poi riprendo i pensieri
ho la cicca in bocca
e per le strade canto orribilmente
tanto nessuno mi vede.

A metterci ilarità eravamo bravi
come a fumare Chesterfield rosse da venti in una sera
("cazzo fa male fumare"pensiamo)
come a fare la mesta (io)
come a rullare (tu)
sapevamo che avevamo 10 ore a disposizione per impazzire
e ci stavamo riuscendo
ma lo sai di wallace
si lo so
e cosa?
non lo so, che vuoi sapere tu?
no niente era per vedere se eri attento.
ti distraevi con molta facilità
e io non ti ascoltavo
ma non perché non ci interessassero le nostre cose
ma tutto ci riferiva altro, allora da una parola iniziavamo a pensare tutt altro
e a fine serata non ricordavamo le quattro ore di discorso
dal racconto del giorno precedente che mia zia era caduta
e che i tuoi erano separati ufficialmente al fatto che wallace si era impiccato
e che la domenica la messa non la fanno più alle 10 perchè non sento più suonare le campane, o forse è perchè dormo e non vado a messa da 10 anni.
ma non ci interessava comuqnue e ci fumammo un'altra paglia.
io andavo e venivo in bici
avvolte ero tutta rosa e dato che ti piaceva mi portavi un frappe all'amarena
perchè ti piaceva l'idea di fare l'amore con una ciliegia.

ci annoiavamo li,
allora prendevamo la bici e guidavi tu
mentre io ero dietro sul sellino in piedi e tu suonavi il campanello ad ogni incrocio.
potevano denunciarci.
una volta abbiamo visto i carabinieri
e ti vennero le paranoie perchè non avevi documenti
avevamo finito tutto ciò che c'era di illegale
ma tu non mi ascoltavi , e poi eravamoin bici
a che ti servivano i documenti?
cosi non sapevi se guardarli o guardare dritto,
volevi essere disinvolto ma non ci sei riuscito
sembravi parlalizzato e io ridevo a crepa pelle
ci guardarono male.
poi iniziasti a correre e ad un certo punto ti fermasti
perché avevi l'acido l'attico alle stelle e io continuavo a ridere
ci buttammo su un pezzo di prato in campagna poco lontano
dal cartellone con una linea rossa sul nome del nostro paese per vecchi
e dal lungo ponte che porta a mare

eri esausto paonazzo e umido
e attuai uno dei mie metodi per farti "calamare"
ci addormentammo li.
mi svegliai che erano le 11
le zanazare c'avevano mangiato tutti, più a te che a me.
avevo 12 chiamate sul cellulare era mia madre che mi voleva avvisare che tra tredici minuti sarebbe arrivata
così ti svegliai baciandoti le labbra e gli occhi.

poi penso
io bevo troppo latte non dovrei bere tanto latte.
io sono intollerante al latte.
il latte gonfia e domani ,cioè tra 9 ore, inizio il mio ultimo anno di liceo.
Sarà il mio ultimo primo  giorno di scuola.

giovedì, settembre 1

Caro G
i sogni dove compari tu sono nuvole d'assenzio
fatti per inebriarmi
dimmi che mi disegni anche tu nelle tue fantasie
dimmi che quando tocchi lei pensi a me
dimmi che non riesci a leggere un libro senza respirare il mio nome nell'amante del personaggio
Architetto di sogni erotici
scenografo di tragedie personali
mi hai rubato i sogni G ma non il cuore
i barattoli son capace di aprirli benissimo da me
e le tue mani mi servono a ben altro
le tue mani morbide che saturavano la mia pelle al tuo tocco
nelle nostre notti morfeiche
e piene di contrasto
le tue labbra eran rosse
i tuoi capelli folti e castani
e la tua pelle cosi prepotentemente pesca
oh G se solo potessi vedere come afferri il mio cuore
e come avere un tamburo nel petto
i chilometri divengono metri che si tramutano in centimetri, decimetri ed infine millimetri
quando la tua pelle diverrà la mia
mio G solo nei sogni potremmo incontrarci
e solo sognando potrò vivere.