giovedì, giugno 14

intorpidimento
e sento le mie mani diventare piombo scavare nella pelle come due ancore in mare
cadono fanno dei solchi sulle cosce dove senza anima son posate
l'es fa a cazzotti con l'ego
bisogna cogliere l'attimo bisogna correre
bisogna respirare a lungo
lentamente
tenere la mano
toccare
guardare
odorare
ascoltare.
ascoltaci.
tu lo sai questo
ma non le si fanno bene certe cose
vorrei vivere in uno di quei film dalla fotografia satura
dalle labbra rosse
dalla pelle umida e pesca
dalla casa pastello
e dall'amore che, si sa, va a finire bene su quei lenzuoli bianchi
dove dopo si fumano sigarette
e si passa joint di bocca in bocca
dove il fumo va su così lentamente da sembrare zucchero filato
dove, a notti alterne, ci si ritrova con gente a bere birra sulla spiaggia
e su quella stessa spiaggia ritrovarsi la mattina con grandi occhiali da sole e costumi colorati
dove i pomeriggi si passano su i terrazzi a parlare fino a vedere il crepuscolo
dove la luce è sempre perfetta
le serate mai fredde
dove le strade hanno l'underground di NY e il profumo di Parigi.


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