bevo una tazza di latte freddo per tenermi sveglia.
fumo sigarette per non addormentarmi.
rimpiango i miei anni.
Ma cosa saremo in futuro. Cosa sarai tu. Cosa sarei io?. Cosa sarò io.
Questa storia era solo un tentativo. Se la possiamo chiamare storia.
Mi dicesti Lo studio fa male come l’amore. Intendevi me. Non lo so.
Mangio unghie che stanno per terminare. mangio il cervello.
Anche il tuo per cercare di capire ciò che contiene. Forse tutti carboidrati e alcool.
Era cio di cui ci nutrivamo in quest’anni.
Sola nel mio divano a tre piazze. potresti arrivare tu e dirmi: “c’ho qualcosa da dirti”.
E con silenzio attorno poteremo immaginare la nostra colonna sonora.
Dai nostri occhi. Tutto sta cadendo da qui.
Amori in miseria.il tuo più del mio.
Aiutami a smantellare i sogni a disinnescare la ansie baciandomi sulle guance sulle lacrime sulle giostre.
Sono giovane amore. Sono giovane . amore. Giovane.
Ogni cosa che hai visto è più bella di me. Diversa da me. Opposta a me.
E mi chiedo se parli sempre così. Ogni tanto ci provo anche io ma lo faccio per far colpo. Non ci riesco comunque.
Mi sento ignorante. E stupida. Come quando vedendo i finali di stagione di telefilm mai visti sul divano piangevo ridevo e poi piangevo e willy veniva.
Come quando provavo piacere a mettere la mano nella cementite e amalgamarla.
Quanto amo. Amo troppo. Donna.
Questa è la faccia che troverai questo è il corpo che ti aspetta. in perfetta solitudine.
Ma vorrei ma vorrei Ma vorrei addormentarmi al tuo fianco.
Fa caldo e come al solito fiumani mi ricorda –me.
Caldo
E penso che non ho nulla da scrivere di chi scrivere.
Potessi venir sola verrei. coniugammo i verbi male. i vermi fanno male.
Farfalle allo stomaco per colazione.
Sono pesante, come i mei testi tutti uguali e lacrimogeni.
Dovrei smettere di scrivere a questo punto , non arrivo da nessuna parte, neppure da te.
Come correre su delle scale in un sogno. È inutile che corri .corri. “ern cosa fai? sei sempre ferma!"
Come i miei capelli dalla punte arrotondate. potrei smettere di parlare.
Dovrei dare un taglio. Con le tue forbici dalle punte arrotondate con le tue mani dalle punte arrotondate.
Fare chilometri e incontrarci con l’ansia di chi non si è mai conosciuto.
Fare chilometri. Insieme potremmo diventare i migliori clienti delle ferrovie.
I miei discorsi senza senso. Il mio parlare a vanvera, il mio gridare.
E tu mi capivi. Le nostre gare di tresh. Si mi sento jho squillo in certe occasioni. E come lei violentami violentami sul metrò violentami violentami subito.
Dovessi ricordarmi di me farò in modo che lo vanga a sapere.
Scopro di essere un essere un essee umano in quanto tale e non speciale
Non hanno mai fatto una canzone con il mio nome.
Ed è brutto che quando nasci ti ci spiaccicano addosso un nome. Come a ricordarti ogni volta. Come a dirti ogni volta: d’ora in poi sarai tu.
Vorrei ricordarmi di me.
Dovrei essere piu realista meno ipocrita più concreta meno presuntuosa piu leale, più coerente meno distratta piu me stessa.
Le situazioni in cui la vita ci proietta. Che non sono altro che le cause di una serie di atteggiamenti che noi stessi abbiamo con il mondo.
E son sempre stata invidiosa della vita degli altri.mai contenta della mia se non i piccoli attimi fuggenti. E a volte non mi faccio cosi schifo come dico in giro. Non son sempre cosi malinconica come sembro. Cio che scrivo non è altro che la risposta della mia mente ad avvenimenti che ( non) mi accadono .
E la gola dice che ha sete.
E vomitavomita. Guardala guardala.
È irresistibile.
E cazzo vorrei poter fumare.
E forse tra tante voglie non c’è. spazio per la mina sete.
Il tempo irrefrenabile trascorre liscio e io vedo che non c’è tempo per fa nulla
Troppo poco. Non riesco a giostrarmelo.
Io non giostro . contorsionista acrobatica. Costretti ad un immobilità per raggiungere l’equilibrio. Ma il pavimento brucia come il fuco.
E ho perso troppo tempo.e ne ho poco a disposizione.