_mia madre dice che son lugubre
il gusto dell'orrido.
dentro siam pieni di gente
noi assorbiamo la gente inaliamo
e poi la frulliamo dentro
e a volte crediamo di esser cio che non siamo
in fin dei conti siamo noi a decidere chi siamo.
o meglio chi non siamo.
ed è straziante nasconere tutto questo per anni
nascondere te per anni
riderci su per anni
invetare scuse per anni
dire di aver smesso per anni
come lo è stato ieri.
sette lunghissimi anni
mi son usurpata .
devo decantare l'anima
ed è un processo lento
avulso da me
e quando cammino mi sento scissa
frammentata in pezzi
sento i miei diversi io
divisa in molteplici "essere"
allora come dante c'è
l'io narrante l'io personaggio e l'io autore
a volte non riesco a capire da dove escon le parole
perchè escono
e da quale angolo del mio inconscio provengono
son mescolati da non poter distinguerli
ma si percepirli.
e ieri non ti riconoscevo
tu non sei cosi
mi sto sentendo esplodere.
invece sto solo implodendo
ieri ho riggettato il mio corpo.e per anni l'ho rigettato dalla mia bocca.
non c'è mai stato nessuno ad incoraggiarmi.
mi hanno sempre sbattuto per terra tirato calci, clapestato senza accorgersene.
poi c'è lei, la bella ed io sare la bestia della casa.
ma ora tutto è cambiato.
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