giovedì, settembre 16

ecco dove si arriva.

la cosità dei tuoi gesti

coniamoci nei nostri letti
assorti dalle pareti fiorate o forate
e dalla carta da parati che sta per crollare
da pareti con bolle d'aria che stanno per scoppiare

scoppiamo
spargiamo il nostro sangue e
moriamo

e sul mio epitaffio scriveremo la frase celebre "Il cielo stellato sopra di me la legge morale in me"

filosofeggiamo con ragionamenti induttivi 

e inciampiamo su nubi di castelli costruiti in aria

e costruiamo stelle 
incondescenti 

che si caricano con la luce delle tue palabras

e poi ridi ridi, devi ridere.

incipriamo i re. e te.

e allora saremo io te un epitaffio e tre re 
perché fanno rima.
non mi chiedere chi sono 
si son auto-invitati con la scusa di una rima.


e ceniamo nel nostro giardino 
con fiori viola
dove tutto sembra consumarsi
le nostre sedie di ferro battuto bianco il nostro tavolo
la nostra maca

oh la maca
raccontali della maca
la mitica maca

oh magari un altro giorno 
ora voglio dormire.


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