mercoledì, settembre 29

e nel sogno ,sogno di te.

parlare con te e come fare un incubo amaro.
come quando dormi
e sogni.
allora ti dici: stai tranquilla tanto è un sogno.
ma non ci credi perchè poi ti sale l'anisa
"è se sogno non è?"

ed è questo quello che mi chido 
da un vita.
sto sognando?
o questa è la triste ed onirica realtà.

magari mentre ti parlo
dico tanto è solo un sogno.

tutto è fuori posto 
e pure niente è cambiato

tutto è così lontano
dalla vita.

allora è tutto un assenza 
un totale abbandono.

e le mie non son altro che mene parole.
chiedo venia.


fa un gran freddo in questa stanza.

ho la pelle d'oca ogni volta che ti penso. 




martedì, settembre 28

e il cuore smette di pulsare 4 secondi non appena la persona più sconosciuta al mondo mi fà un complimento.

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datemi un po di joint che sto male.

R dice che tutta questione di attrazione.
più tu sei convinta che una tale cosa accadrà più possibilità ci sono che questa accade.

e ora inizio a crederci anche io.

J'ai un besoin désespéré d'herbe.



lunedì, settembre 27

_ siamo tutti dei pesci fuor d'acqua.

" e non dire che io non te l'avevo detto"
_ma detto cosa?


______ odore di pastello a cera.
ed i  The Pastels ci stanno.


facciamo foto illegali
dentro le sale dei cinema d'essai

scoprirmi porpora.

prendi una parte infinitesima di me
rapiscila.

dolente.la fiamma.

e ritorneranno i pomeriggi
in cui nulla sembrava vanità

in cui le nuvole andavano via assieme a te
e al luna ci studiava dal terrazzo
 ci siam contorti.

arriveranno.
verranno, verremo.


signori, son tutta guance
guance e lacrime

guance lacrime e parole

parole
 parole
 parole
soltanto parole.

ho perso la pazienza assieme alla giovinezza.
troppo presto.

ci siam sconvolti

cellulari in miseria

_____where is my mind?

P.S.: ricorda di riprogrammare umore.

togliamoci i titoli e le vesti

mi sento anastetizzata
ed inizio a fumare troppe sigarette
cuori tachicardici
cuori ansiogeni
anche troppo
cuori che non sanno amare

sono gelida
in tutti i sensi

quando finiranno questi tempi.

malinconicamente bene
malinconicamente
sola
solo sola

pandistelle e latte
giusto perché siamo a dieta

giusto perché ho appena fatto
il terzo buco all'orecchio destro e brucia un pò
giusto perché vogliamo ovattare il dolore con il cibo

giusto perché

mia madre non sa raccontare barzellette
e ciò mi rende ancora più triste.

domenica, settembre 26

fondamentalmente uguale a mai.

mi sembra di dormire in un motel a luci rosse.


l'ikea sa essere così involontariamente impudico nelle sue creazioni.


questa sera a fianco non mi dispiaceresti,
irrisorio ragazzo, dalle mille aspirazioni.


tutt'altro che narcosi. 
succhiami il veleno e sputalo lontano.


metti quel disco che piace anche a me. 
oggi voglio solo te.

venerdì, settembre 24

_occhi secchi

e ancor mille frasi da leggere.
il rinascimento e i suoi preamboli possono aspettare.
allitteriamoci su note stonate

 lustriamo occhi che hann bisogno di pioggia
interna 
per poi ridestarsi umidi


libri e figli di fogli sulle gambe
son le venti due punto trenatquattro
del 24.IX.2010
è venerdì
e poi collasso

ascoltiamo i knife
mentre collaudiamo la nostra mente 
al primo due dell anno

mi si è addormentato il piede destro.


giovedì, settembre 23

OGGI IL MIO LIVELLO DI MISANTROPIA HA SUPERATO LA SOGLIA .

MI STATE ALTAMENTE SUI COGLIONI.

P.S.:ogni riferimente è puramente casuale.


rendiamo anche certe frasi poetiche.

come siamo drammatiche.

della serie sorridiamo al mondo che il mondo ci sorridera.
ma dov'e sono le telecamere?
ho cercato di far pace con me stessa, ma a vuoto.

la gente mitortura,
mi esaspera,
mi strappa

ed è come se non se ne accorgesse
fà parte della sua indole

son cosi  accaniti con il mondo
e non lo guardano neppure in faccia
e poi mi dicon di essere pesante
e di pensare troppo


c'avranno ragione.
ma preferisco pensare
che esser superficiale
e rimanere nell ignoranza più assoluta.

 vorrei vivere per una volta una giornata iridescente.
senza presense ansiogene e grigie attorno.


e fai la gira volta
falla un altra volta
guarda in sù
guarda in giù_
e sparisci anche tù.

 
e per oggi potrei anche smetter di vivere.

martedì, settembre 21

μισεω γυνη gyne

mi dispiace non sentirti più.
mi dispiace non sentire più te, come altri.


forse genero una specie di misoginia.
o creo sonnolenza.


e che magari tutti, riescono nei propri obiettivi e io neppure in uno. 
ma questo è un altro discorso.


intanto leggiamoci Russel per conquistare la felicità
e credo che sia utopistico.


alienatemi.

giovedì, settembre 16

Per stasera .   a te.

culot e magliettona del sire.

gelato e poesie

vino e sigarette.

stelle e Janis. 



la M ho bisogno della M. 

ecco dove si arriva.

la cosità dei tuoi gesti

coniamoci nei nostri letti
assorti dalle pareti fiorate o forate
e dalla carta da parati che sta per crollare
da pareti con bolle d'aria che stanno per scoppiare

scoppiamo
spargiamo il nostro sangue e
moriamo

e sul mio epitaffio scriveremo la frase celebre "Il cielo stellato sopra di me la legge morale in me"

filosofeggiamo con ragionamenti induttivi 

e inciampiamo su nubi di castelli costruiti in aria

e costruiamo stelle 
incondescenti 

che si caricano con la luce delle tue palabras

e poi ridi ridi, devi ridere.

incipriamo i re. e te.

e allora saremo io te un epitaffio e tre re 
perché fanno rima.
non mi chiedere chi sono 
si son auto-invitati con la scusa di una rima.


e ceniamo nel nostro giardino 
con fiori viola
dove tutto sembra consumarsi
le nostre sedie di ferro battuto bianco il nostro tavolo
la nostra maca

oh la maca
raccontali della maca
la mitica maca

oh magari un altro giorno 
ora voglio dormire.


oggi è il primo giorno del quarto anno

primo giorno di scuola e già un gran mal di testa
mestruazioni al termine
irritazioni
 e mutandine sporche
sanno fregarti le bastarde.
fighi in treno
incontri ,riscontri
pace amore
e non facciamo la guerra
a sabato l'amore

voglia di finire quest'anno e il prossimo
andarsene
liberarsene,
dei chili, dei pensieri
degli errori e dell persone

ci stimo imbastardendo

quando l'inflazione di cinque centesimi sulle croccantelel delle macchine di scuola
segnano la fine di una generazione
me lo diceva ieri G. però riguardo il Pampero ,
si il rum più bevuto nei peggiori bar de Caracas.
lui è di Bari però. il ché è strano dovrebbero venderlo solo a Caracas.
e nei peggiori Bar.

queste pubblicità del cavolo.

e non mi va domani di rialzarmi alle sei
e correre per un chilometro
non mi va di non incontrare te
e ti cerco al di là di te
al di là di me
ti cerco
nel vento che ogni tanto mi passa accanto

e non cerco te ma quel che c'è al di la di tè
al di là delle tue non parole
al di la delle tue ossa e del tuo corpo

oggi e stato il primo giorno di scuola
e la chimica mi piace sempre di più

e domani sarà il secondo giorno di scuola
e non nè ho voglia.

venerdì, settembre 10

beate voi
siete magre belle ed intelligenti.

ricominciamo


mercoledì, settembre 8

fa bene aspettare.(?).


mi dicono di aspettare 
di bussare che prima o poi qualcuno aprirà quella maledetta porta
qualcuno dovrà abitarci in quella casa?
mi dicono che son giovane e dovrei aspettare che arriverà
ho una vita d'avanti 
mi dicono anche che la pazienza è la virtù dei forti
mi dicono
mi dicono un sacco di cazzate.

vieni a vivere come me.

vieni a vivere con me da ikea,
apriamo i nostri scatoloni e costruiamo i nostri mobili sfatti
compriamo le nostre dieci cucine
disfiamo il nostri letti
togliamo la mia camicia a fiori
e il tuo pullover grigio con le toppe ai gomiti
amiamoci come se nessuno l'avrebbe fatto mai
cantami la tua ninna nanna prefetita
addormentiamoci mentre guardiamo il soffitto
con le stelle fosforescenti
che bucano gli occhi e non vanno più via


vieni via
ti porto via da lì
la clessidra sta per terminare.

venerdì, settembre 3

oggi tre settembre duezerounozero

labbra addormentate.svegliale a furia di baci.
baciami gli occhi, infinite volte
bacia le mie mani nude 
balliamo a piedi nudi su questo pavimento gelido 
sopra questa terrazza gelida
sotto questo cielo porpora
con sopra lacrime di cristallo 
che sgorgano su i nostri occhi secchi

sotto questa pioggia gelida
che poi gelida non è


tre settembre. e una altra estate se ne và.


ventiduepuntoventinove.

tu mi fai venir l'ansia.

"hei ciao
scusa,
vuoi venir con me?
ma come dove?
fuori
fuori da me
con questo tempo?
si ,esco a fare due passi 
fuori, dove piove"