mercoledì, giugno 30

persino cani e gatti cono stufi di sentirmi parlare

utopia

sono una sognatrice , bugiarda e falsa non potrei vivere che in un mondo meno reale.
l'amore sarebbe immaginato
avrei avuto mille amori
ed uno perfetto.

vorrei essere il tuo specchio

ho visto un film ieri e ho pensato a te

la mattina del 30 giugno

a tratti pensavo che l'estate stesse per finire
ad altri vedevo che ancora doveva incominciare i
improvvisamente questa mattina la stanza si è riempita dei miei ricordi

immobile avevo lo sguardo rivolto al soffitto
qualcosa mi ipnotizzata
qualcosa mi accusava

sono io la causa di tutto questo

in nessuno trovavo consolazione

ero immersa tra migliaia di vestiti sparsi per la camera
nuda premevo il mio corpo sul pavimento gelido
credevo che tutto questo non avrebbe avuto fine



martedì, giugno 29

un te.

bramo te vicino .

un "te" che non so chi è.

e che non penso arriverà.

01.19

-ciao come va?
-mmm bene , si va avanti
te?
- diciamo bene
- cos'è successo cos'ha cambaito al tua vita?
- tu

ed ora ho sete
la testa mi scoppia dalle periferia dell mia casa odo
la musica delle giostre
ho mangiato troppo
devo dimagrire
ho mal di testa
e sono stanca di te e di me

ho mal di testa
mille cose interessanti da dire
sono loro che si occupano a mangiarmi la testa
sono aggrovigliate
sono troppe
ma non riesco a scirverle
una volta uscite sono merda..." d'artista"
ma quale artista? cos'è l'artista?

voglio una lezione d'estetica con te
ebbasta non voglio più citarti in alcun discorso.

ho sete
voglio acqua fresca in gola

ORA smettila di ronzare.

lunedì, giugno 28

good times for a chiange(???)

sarà tempo di cambiare?
intanto mi ostino a sentirmi con un ragazzo che ho visto una volta nella mia vita.
che poi mi sto sentendo , magari mi stessi sentendo
in relata sono io che mi sento con lui , lui non si sente con me
mi sento tanto rincoglionita.mi sento una sbarba dodicenne innamorata di un tipo che verdà solo tra bho.. forse mai
e lo dico su questo fottuto blog non legge un cazzo di nessuno
si perché io nella mia vita ho sempre visto gli altri per quello che non sono
ho sempre fatto a gli altri quello che avrei voluto che fosse fatto a me stessa
ad uno ho persino scritto una lettera di quelle che si sognan la notte
e in cambio non ho ricevuto un emerito cazzo.
e poi di vento sboccata ma me ne fotto.
intanto lui si fa sempre di meno sentire
ma fallo pure
tanto quella che rimane di merda è la sottoscritta.

" hei scusa , la storia di lui era finta , in realtà "lui" sei tu."

e si sono timida , e si nona avevo il coraggio di guardarti e si . si! sei tu!
cazzo posso stare quanto di merda posso tanto te ne sbatti te!.
sarà che le mestruazioni che mi devono venie mi fanno essere cosi emotiva ma
perché siete tutte delle merde voi altri.
diciassette anni e non vado bene a nessuno neppure a me stessa.
si la prima regola per piacere e piacersi . il cazzo!

ed oggi da oggi ho deciso che per la felicità mia diventerò lesbica
meglio asessuale cosi son tutti contenti
ed uscirò con l'enrica che non conosco
e che odio a tal punto che non vorrei neppur che accettasse l'invito

sarà che sono una diciassettenne che dimostra i suoi diciassette anni
ma tu.. cazzo svegliati!

ma sono io quella che dovrei odiare cavolo
non sei tu

troppo facile dar la colpa a gli altri

e oggi non so che mettermi
forse trucco pesante e tronchetto nero andrebbero bene per oggi.

che brutto. sto parlando come parlo quando non scrivo
e mi sto svuotando

sarà la volta buona che non rimarrà nulla
resettiamoci
e per la cronaca

vaffanculo anche a te

venerdì, giugno 25

ernica che non era mai contenta

per ammazzare il tempo ci siamo sconvolti

ma non so come pensi a me
non so se pensi a me

costruiamo stanze vuote come camere da albergo
viviamoci noi due e arrediamola dai nostri sogni

fanculo pensiero

arrotoliamo le parole e facciam mazzi di fiori per il nostro vaso di terra (s)cotta

preparati a comprami il meglio



ragazzina per te
io non sono lei sono un fiore non ancora uscito
il sole che freddo riscalda
non voglio che tu mi accarezzi
e non voglio accontentarmi

chiudi gli occhi e respira

senti la pelle?
e vorrei qualcuno che osservasse ogni mio piccolo particolare
che si accontenterebbe della mia non bellezza
qualcuno che mi porterebbe in giro in bici in strade sperdute
qualcuno che verrebbe volentieri a guardar uno spettacolo teatrale bohème
qualcuno che avesse il coraggio di fare tutto ciò che li passa per la testa
di ascoltarsi dentro di volersi bene e prendere le mie viscere
qualcuno che non si pentirebbe di nulla

qualcuno che non esiste.

(ri)generata.

ed è come rivivere un rapporto a ristretto contatto e intimo ocn la tua città
coem se per la prima volta le parlassi e capissi

perchè in realtà non è lei che è brutta.

in una piccola piazza di trenta metri quadtrati vi era una scena teatrale
Vaffanculo pensiero, 50 persone e 4 candele
un pò di musica

e non l'avevo mai vista così

poi strade deserte bici vento in viso

the smiths in tasca

e mi sentivo a parigi o a berlino
mis entivo fresa nuova
diversa

giovedì, giugno 24

D.

il diaframma fa male
i Diaframma fanno male.


mangiami con le mani a forza di baci presi e risucchiati.
piegami sospirami.
non farmi del male.
amami alla follia e inebriami del tuo amore.
fai di me cio che vuoi io mi affido.
mi fido.
addio.Fido e fuori che abbaia.
che nome stupido e scontato Fido.
eran le nove e trentadue quando ci simam incontrati per la prima volta
erano le dieci e venti tre quando ci siam amcati per la prima volta
era ora che fossi di qualcuno


questi sogni fanno male.


e comodamente seduta in una stanza buia mi sederei
con una forchetta un coltello impugnate tra le mani come le impugnerebbero dei bambini
poggiate sul tavolo
vestirei con un abito verde o rosso
un vestito anni 50 stretto in vita e con una specie di tutù banco sotto la gonna lunga sino le ginocchia
e metterei un bavaglio banco
poi sembreremo un film
tovaglia a quadri rossa e bianca, una candela

li mi offriresti il tuo cervello
e io lo mangerei
lo gusterei
e tu saresti contento.

lunedì, giugno 21

(non)supponiamo

http://www.youtube.com/watch?v=PtbQFgOcYwY

la mente e il cuore agiscono per proprio conto.
puoi mettere quanti divieti vuoi. ma li regna l'anarchia.
ma che amore. supponiamo che soffro perché amore non né ho mai avuto.
da te me lo sarei aspettato. no non è vero non me lo aspettavo.
lo speravo. ma speravo in un amore niente più.
un amore che non vuoi che voglio io.
ma io vivo senza te. non sei tu.
non sei mai stato nulla. speravo che fossi tu.
non è così. giocavo con il destino per la quinta volta.
in realtà sono sempre io la colpevole delle mie disgrazie.
non ho un ricordo d'amore.e vivere mi fa sempre più schifo.
per una volta vorrei un amore un amore soltanto nulla più.
supponiamo è già tardi devo andare.



non supponiamo più.


giovedì, giugno 17

scrivo pezzi di te su di un foglio

taglio pezzi di me con un coltello.

sono stanca
i miei occhi son diventate delle fosse nere

ma non posso chiuder occhio
perché ciò che ho in testa è più incasinato, confuso, dissestato
della realtà.

la testa sta per scoppiare,

le unghie sono arrivate alla fine ,

il mio sangue sta per terminare
in queste nottate insonni mosche in agguato entrano nella mia stanza per risucchiare quel po di sangue dolce che ho nel corpo.

perché soggiaciamo al amore.
ci perseguita.
tutti.
nessuno escluso.

che uomini che siamo
egoisti, e masochisti
pronti a farci del mare per esser felici.






mezzanotte e trent otto , l'ora del gatto.

in questa sera di metà giugno sono 4 le cose che mi terrorizzano:

-guardarmi allo specchio
-pensare al futuro
-il mio nome
-ed il gatto che da tre giorni a puntualmente alle 00.38 fa degli strani miagolii

mercoledì, giugno 16

idealizziamo.

ora mai siamo ritualizzati dinanzi a questi aggeggi ad intermittenza.
perdersi in chicchere con tè era diverso.

per ora siamo due concetti utopici che ci piacciono tanto.

(a te).

ritorniamo ai giorni persi.
ma riviviamoli in un altro modo.

pensiamo a come sarebbe bello se lasciassimo stare per una volta questo mondo d'oggi.
e viviamo come una volta

viviamo la nostra onirica realtà

prendiamo le fattezze dei personaggi del nostro romanzo preferito

e facciamo risplender di luce propria quest'occhi distanti chilometri ormai.


cosa c'è?
NON MI CAPISCO PIÙ'
NON VI CAPISCO PIÙ' ECCO COSA C'E'!

per quale motivo dovrei esser felice questa sera?

me ne frego se latri hanno problemi più importanti dei miei.
me ne frego.

io oggi sto male per le mie cazzate.
e non dirmi di smettere perché non smetterò.


lunedì, giugno 14

quattordici giugno ore ventitré

e questa sera le strade del mio paese parevano più belle
svuotate dal rumore cittadino
volavono solo mosche
e su i marciapiedi gli scarafaggi correvano via dalle fogne
si sentiva solo il rumore del vento caldo che si infrangeva su gli alberi.
vecche signore questa sera hanno trascinato il proprio televisore sulla soglia della porta
c'èra un odore d'estate quando s'accendono i zampironi e si esce con i capelli bagnati perchè fa troppo coaldo per accendere il fono
le cicale cantano.
intanto è da quattro ore che cammino e non sono ancora stanca.

domenica, giugno 6

tempi.

penso di star male.ma forse è solo voglia d'amare.
tempi in cui mi svegliavi ogni ora per ridarmi il bacio della buona notte.
in cui tutto in questa cosa sembrava esser retto da un equilibrio straordinario.
tempi in cui la voglia di far l'amore superava quella di trovarlo.
in cui le tette non stavano nei reggiseni.

tempi in cui si fumava di nascosto per antiche vie sotto vecchie case.
fantasticavamo sulle vite degli altri accanto a quei portoni arrugginiti, e scalini sporchi.
e si parlava. si parlava di noi quattro.
di quanto durerà la nostra amicizia e del futuro.
tra parole sussurrate e quelle gridate si alternavano attimi di silenzio.
attimi in cui si inalava il fumo e quel silenzio era in grado di farci sentire la carta bruciare.
tempi in cui l'odio per il fumo ti faceva fumare.
in cui tutto andava storto.
in cui pur parlando di altro lui era sempre in testa.
in cui ti sentivi in obbligo ad introdurlo in ogni tipo di discorso.
forse un po troppo giovane per questa avventura.
volevamo prendere degli zaini e andarcene.
sarà stata l'ultima estate da minorenni.
ma solo ora mi viene in mente.
volevamo cambiare il mondo.
quando in macchina lo stereo era al massimo e si iniziava ad urlare le canzoni.
quando tornavamo distrutte e tentavamo di rimaner sveglie per un film.
come piacciono a noi.
e in fine ci si addormentava assieme con il film che guardava i nostri volti dormire.
la porta del balcone era socchiusa e con l'arrivo del mattino
una raffica di vento estivo si infrangeva su di noi e aiutava a svegliarci .

Torta ai mirtilli.


la storia è semplice. come una torta ai mirtilli in pochi l'hanno assaporata per davvero.
quella al cioccolato la mangiano in tanti. c'è chi è allergico vorrebbe ma non può. chi a dieta la desidera e non rinuncia alla tentazione.a pochi non piace.
ma quella hai mirtilli è di pochi.
difficile che qualcuno la compri.nei bar se c'è, nessuno la mangia.
io stessa adoro il cioccolato. le more e i mirtilli non mi son mai piaciuti.
son sempre andata sul sicura scegliendo il cioccolato.la scelta facile. ovvia.
ma ho deciso di abbandonare il cioccolato. opto per la torta hai mirtilli.
dolce un pò amara.

Lover, You Should've Come Over -Jeff Buckley

"forse sono troppo giovane per non fare che il giusto amore diventi sbagliato
ma stanotte sei nella mia mente cosi non lo saprai mai."

mi. sembra.

e per una volta mi sento una merda pur non centrando niente.
mi sembra di perderlo. per una volta credo che i miei sentimenti siano maturi.
e mi sembra di perderlo. da poco che ci conosciamo.
e mi sembra di perderlo dentro questo vento estivo che non mi permette di respirare
dietro a questo computer. maledetta distanza. io vorrei essere li oggi.
mi sembra di perdere qualcosa che non è mai stata mio. mi dice di star male che le ferite li non si son per nulla cicatrizzate che sono ancora aperte. e io vorrei sapere di più. vorrei sapere vorrei sentirlo parlare qui accanto a me. ma non è possibile.
non so cosa c'e da parte sua. non so se c'è qualcosa che lo tiene ancora.
mettiamo il caso che tu pensa ancora a lei. sono sicura. mettiamo il caso. io potrei arrendermi. ma non voglio.
"..qualunque sia la distanza.
Io ti verrò a cercare quando il buio tenta
di far risaltare la tua assenza
Difficile è trovarsi ora,
più facile è perdersi.
Perdona se non sono ancora
dove sei tu.
Accorcerò la distanza.
"

sabato, giugno 5

oggi.

ed oggi ho voglia di un mio blog. non ne ho mai avuto uno, non ho mai sopportato scrivere e/o regalare le mie foto ad internet che per quanto bruttine,preferisco tenerle per me.
ma oggi ho deciso di cambiare. molta gente dice che mi chiudo in me stessa e che devo farmi conoscere.quindi eccomi qui.penso comunque che internet si un brutto modo per farsi conoscere, ma siamo nel 2010 e cosi vanno le cose. facciamo vedere al mondo chi siamo. se ci riuscirò sarò contenta. altrimenti nel mio piccolo sto bene come sto.nella vita è bello tentare.io ci provo.